Il gin è un distillato forte, chiaro, prodotto dalla distillazione di un fermentato ottenuto da frumento ed orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici: i botanicals. Tra queste sono presenti bacche di ginepro che caratterizzano il profumo e il gusto. Il nome del distillato, appunto, deriva dal nome delle piante di ginepro che producono le bacche.
Questo famoso distillato, tipico inglese e soprattutto londinese, trova ampio uso nella preparazione di cocktail mentre è raro il suo consumo puro. Di seguito vi presentiamo due delle eccellenze di casa Onesti Group che hanno meritato la recensione sul sito "www.ginitaly.it":
Ungava Canadian Premium Gin
L’Ungava è un Gin che ci racconta di terre lontane e fredde, ci porta a spasso tra gli Hinuit (popolo artico, in Italia li conosciamo come Eschimesi), per raccogliere erbe preziose e frutti rari, che troviamo esclusivamente in questo Gin: bacche di camemoro (Rubus chamaemorus L.), di rose selvatiche, Rhododendron tomentosum o Tè del Labrador (che in effetti non è un tè ma una pianta le cui inflorescenze sono usate in infusione per preparare bevande calde dalle popolazioni native) e poi Moretta comune o Empetro nero o Erica a bacche (Empetrum nigrum), una pianta sempreverde le cui bacche sono solitamente usate per marmellate e dolci. Ma il corpo principale viene ovviamente dal Ginepro, usato qui in due varietà, tra cui il Ginepro strisciante (Juniperus horizontalis), caratteristico delle zone più fredde. Il legame con la zona di produzione è indissolubile, ed è rimarcato dall’etichetta che riporta delle iscrizioni nella lingua Inuit. Il profumo dell’Ungava è dolce, spicca il Ginepro e sono presenti note agrumate. Il sapore è ottimo, morbido ma deciso, acerbo all’inizio per poi lasciar spazio a note erbacee e fruttate, per arrivare infine all’ottimo Ginepro. Un gusto rotondo, un’esperienza notevole: è accattivante degustarlo e rincorrere tutte le note che lo compongono e che sono così ben evidenziate. Lo abbiamo fatto assaggiare anche a chi non aveva nessuna esperienza di Gin, a fine pasto, liscio, temperatura ambiente: è stato apprezzato da tutti, sorprendente. A questo punto è doveroso confessare una cosa: l’Ungava è stato il Gin che ci ha colpito di più al Gin Day 2013 (manifestazione a tema, svoltasi a Milano lo scorso settembre), quello che ha lasciato un ricordo indelebile, siamo quindi felici di poterne parlare in maniera approfondita.
Consigliamo l’acquisto a tutti gli operatori, a nostro modesto parere, è un Gin che non può mancare, e può essere servito in molti modi. Abbiamo amato il Martini preparato con l’Ungava, rigoroso e innovativo, il colore giallo attira l’attenzione. Per assonanza cromatica e di sapori, abbiamo pensato di provare un Gintonico con ananas e scorza di limone, il GIALLOTONICO: la perfezione, fruttato, deciso e rotondo, 1 parte di Gin e 2 parti di acqua tonica, proporzione da intenditori! Assaggiatelo e poi fateci sapere le vostre impressioni!
London n°1 Original Blue Gin
Inizio questa recensione con una tediosa ma necessaria premessa: non mi piacciono i Gin colorati. Trovo che questo modo di differenziarsi non proceda nella giusta direzione, non mi colpisce favorevolmente assaggiare un distillato colorato. Ho provato quindi questo prodotto con questo pregiudizio, con aspettative basse, cercando di non rimanere deluso… ma invece ho amato bere questo Gin, per il suo sapore, per il suo profumo. La colorazione è data dall’infusione finale del distillato con fiori di gardenia (più colorante) e olio di bergamotto (proveniente dall’Italia, ovviamente), ma l’aspetto che colpisce maggiormente è la gradazione alcolica di 47%, un Gin robusto e ben strutturato, che emerge nel Gintonico. La bottiglia è ben studiata, semplice, mette in risalto la colorazione e richiama il rigore con cui è prodotto dal gruppo spagnolo Gonzalas Byass, inizialmente per il mercato interno, attualmente è distribuito in tutto il mondo. Sono 12 i “botanici” usati nelle 3 distillazioni, l’alcol di partenza è a base di cereali provenienti dal Suffolk e Norfolk (Inghilterra). Si presenta al naso con un buon profumo di ginepro, di agrumi e spezie, davvero molto invitante. Bevuto liscio si sentono i suoi 47%, giustamente, la sensazione di calore avvolge il palato per poi lasciare l’impronta dei “botanici” che compongono questo Gin classico, rigoroso, speziato e fresco. Sembra essere un ottimo Gin per preparare cocktail, con il giusto carattere, in grado di valorizzare la preparazione.
Perfetto nel Martini, forte e saporito e nel Gintonico è molto gradevole e invitante. Un Gin consigliato per gustare un prodotto con un carattere forte e intenso, che ha saputo conquistarci.
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