In Franciacorta fervono i preparativi per la vendemmia prevista dopo il 20 agosto con un buon raccolto: 80-90 quintali d’uva per ettaro.
«Il 2013, come il 2012, sarà ricordato come un anno faticoso per noi produttori di Franciacorta. Ma la nostra passione ha vinto sull`instabilità metereologica della primavera e di parte dell’estate: le uve sono in ottimo stato e si prevede che per il Franciacorta sarà un’annata interessante» dichiara Maddalena Bersi Serlini, vice presidente del Consorzio Franciacorta. La vendemmia sarà ritardata rispetto agli ultimi anni, i vigneti in pianura raggiungeranno per primi la giusta maturazione delle uve e quindi di lì partirà l’attività di raccolta.
«Per giocare un po` con le parole direi che ci aspettiamo una vendemmia contraddittoria e liberatoria. - osserva l’agronomo Luigi Reghenzi - Lungo tutta la stagione vegetativa, il meteo ha ostacolato il nostro lavoro e quello delle viti: le principali fasi del ciclo (germogliamento-fioritura-allegagione) sono decorse con tempo freddo e piovoso. Ora, come nel 2012, arrivano temperature estreme, nel senso del caldo. In vigna ciò si è tradotto in una grande eterogeneità: abbiamo tutte le variazioni possibili sulla quantità dell’uva, sulla qualità e sull’avanzamento fenologico. A volte è la macrozona a fare la differenza, in altri circostanze è coinvolta la varietà, in altri casi ancora la fonte di variazione è la forma di allevamento».
Insomma, aggiunge, «abbiamo visto e vedremo di tutto, con risultati di vendemmia che potranno sorprendere e contraddire, appunto, le evidenze consolidate nelle scorse annate. Gli agronomi saranno quindi molto contenti di terminare questo 2013: alla fine il senso di liberazione prenderà il sopravvento sulle valutazioni quantitative e qualitative e la palla passerà agli enologi». «Il 2013 si sta delineando un’annata altrettanto difficile come il 2012 - è intervenuto l’enologo Andrea Buccella - che fu caratterizzato da abbondanti piogge primaverili e siccità estiva. La produzione si prevede non abbondanti, sicuramente a favore della qualità. Nonostante tutto questo, oggi le uve si presentano in uno stato sanitario molto buono, ma in ritardo di maturazione rispetto allo scorso anno».
Che è stato un inizio di annata difficile a causa delle continue pioggie, lo ribadisce anche Cristina Peroni, vignaiolo. Nonostante queste premesse l’uva è sana e si presenta con grappoli consistenti e pieni.
Fonte MeteoWeb
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