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24 Maggio 2023Gli stabilimenti hanno subito ingenti danni ma l'intenzione dell'Azienda è riattivarsi rapidamente
L’alluvione della settimana scorsa in Romagna ha causato l’allagamento dello stabilimento dei succhi di frutta di Conserve Italia a Barbiano di Cotignola. Tuttavia sono ripartiti già da ieri i carichi dei tir e le spedizioni della merce rimasta ferma e salvata da acqua e fango. Il magazzino automatico, che è stato solo marginalmente interessato dagli allagamenti, potrà tornare a pieno regime entro questa settimana con l’attività di spedizione dei prodotti per garantire le forniture ai clienti.
La produzione di succhi e nettari a Barbiano rimane invece attualmente ferma e al momento non è possibile prevedere quando potrà ripartire. Da giorni il personale interno e di altre aziende esterne è al lavoro per ripulire reparti produttivi e magazzini, così da poter iniziare una prima ricognizione dei danni che al momento non è possibile quantificare con precisione.
È ripresa invece da ieri la produzione nell’altro stabilimento di succhi di frutta a Massa Lombarda che non è stato invaso internamente dall’acqua e ha potuto ripristinare anche le attività di spedizione. Qui saranno impiegati anche i lavoratori dello stabilimento di Barbiano attualmente disponibili e nelle condizioni di raggiungere la località. L’obiettivo di Conserve Italia è di sfruttare al massimo le potenzialità del sito produttivo massese per sopperire il più possibile al temporaneo fermo produttivo di Barbiano.
Destano molte preoccupazioni i notevoli danni che si registrano nei campi dei soci produttori presenti in Romagna. «È ancora troppo presto per quantificare gli ingenti danni subìti dallo stabilimento di Barbiano, così come quelli che interessano i frutteti e i campi di pomodoro e vegetali dei nostri soci» dichiara il Presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini.
«Una quota considerevole della nostra base sociale agricola è stata fortemente danneggiata dagli allagamenti e la disponibilità di materia prima per la prossima campagna sarà molto probabilmente inferiore a quella prevista. Questa alluvione ci ha colpito duramente ma, come accaduto 11 anni fa ad Albinia in Maremma dove l’acqua devastò il nostro stabilimento di pomodoro, siamo decisi a ripartire rapidamente e già lo stiamo facendo con l’aiuto di tanti nostri collaboratori che desidero ringraziare di cuore».
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