Vino
05 Novembre 2024A Montalcino parte un nuovo modello di valutazione: da quest’anno l’annata presentata a Benvenuto Brunello non sarà più la vendemmia appena conclusa ma quella che entrerà in commercio il prossimo gennaio, la 2020. Per la prima volta un Consorzio lancia un progetto in più fasi (metereologica, analitica, sensoriale) che culmina con un panel internazionale di otto Master of Wine (MW). L’obiettivo è evidenziare la personalità stilistica e distintiva del vino principe della Toscana.
Dopo la riapertura del format ai produttori in presenza, questa è l’ulteriore grande novità del Consorzio del vino Brunello di Montalcino per la 33^ edizione della manifestazione che, dal 14 al 18 novembre, terrà a battesimo il millesimo 2020 e la Riserva 2019.
Il gruppo di lavoro del nuovo progetto, guidato dal CdA dell’ente consortile e formato da esperti climatologi, specialisti di analisi territoriali e degustatori internazionali, ha realizzato un metodo innovativo di valutazione che tiene conto dei fattori di grande eterogeneità e identità che caratterizzano la denominazione. Il sistema ideato unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento vegeto-produttivo della varietà Sangiovese e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate.
«Dopo aver abbandonato nel 2021 il giudizio espresso dal numero di stelle per l’anticipazione a novembre di Benvenuto Brunello, era necessario definire un nuovo paradigma di analisi dell’annata non più meramente quantitativo ma basato su dati oggettivi, autorevoli e non autoreferenziali – spiega il Presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci –. Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello».
Per questo progetto, il Consorzio si è affidato ai MW italiani, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi, e a Copernico, società che opera nell’ambito dell’high tech farming. «Questo modello, costruito e sviluppato per Montalcino, rappresenta uno strumento per meglio tracciare in modo contemporaneo l’elevata qualità, il continuo rinnovo stilistico della denominazione oltre che le sfide e gli effetti generati dal cambio climatico – commentano i MW Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi -. Un metodo che consente anche al territorio e alle aziende di fare comunicazione in modo identitario».
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