Birra

01 Settembre 2023

Heineken lascia la Russia e vende i suoi stabilimenti a un euro

Il birrificio olandese ha siglato un accordo con l'Arnest Group cedendo i sette stabilimenti di produzione a una cifra simbolica


 Heineken lascia la Russia e vende i suoi stabilimenti a un euro

Heineken conferma l'uscita dal mercato russo e ha venduto gli stabilimenti alla cifra simbolica di un euro. A determinare la scelta le preoccupazioni legate al rischio di nazionalizzazione, motivate dagli episodi in cui il governo ha emesso decreti speciali per assumere il controllo di filiali di altre importanti multinazionali.

Per tale ragione il birrificio olandese ha siglato un accordo con l'Arnest Group per cui i suoi sette stabilimenti di produzione sono stati ceduti a un euro per il 100% delle azioni. Insiemi ai birrifici, oltre 1800 dipendenti sono stati trasferiti alla nuova realtà con un contratto garantito per i prossimi tre anni. Tale mossa segna un impegno a garantire la continuità operativa e il benessere dei dipendenti anche dopo la partenza di Heineken.

Mentre il marchio era già stato rimosso dal mercato russo, la produzione di birra Amstel terminerà gradualmente nei prossimi sei mesi. Il colosso russo manterrà la produzione di alcune marche regionali minori per i prossimi tre anni ma senza il supporto diretto di Heineken. L'accordo con l'Arnest Group è definitivo e senza opzioni di riacquisto da parte di Heineken.

«L'operazione, completata dopo un anno e mezzo di trattative a partire da un primo momento di semplice contestazione delle azioni di guerra russe condotte contro l’Ucraina, dimostra la difficoltà da parte delle multinazionali nell'abbandonare mercati complessi e globalizzati come quello russo» ha dichiarato Dolf van Den Brink, CEO di Heineken.

TAG: DOLF VAN DEN BRINK,HEINEKEN,RUSSIA

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